Vecchiano –
Ancora più di dieci giorni di tempo per dire la propria sul Piano delle Antenne. Scade, infatti, il prossimo 5 settembre il termine ultimo per produrre contributi, pareri, commenti relativi al Piano di Rete di Telefonia Mobile, illustrato alla cittadinanza in un consiglio comunale aperto il 25 luglio scorso.
“Invito tutti i cittadini interessati ad apportare i propri contributi entro il prossimo 5 settembre”, afferma il sindaco Giancarlo Lunardi.
“Abbiamo scelto di aprire un procedimento ampiamente partecipato su una questione fondamentale per il nostro territorio come la logistica degli impianti per la telefonia mobile: ogni cittadino ha la possibilità di consultare il Piano di Rete elaborato dal Laboratorio di Fisica Ambientale dell’Università di Firenze.
Tutta la documentazione è, infatti, disponibile sia sul sito web del Comune sia presso lo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) che è aperto al pubblico il martedì ed il venerdì dalle 9 alle 13”
. Ma non è tutto: il Piano di Rete può essere acquisito anche presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) di Via XX Settembre: presso l'URP è infatti possibile ottenere un CD-Rom contenente tutta la documentazione, al costo di € 2,00 a titolo di rimborso spese.
A tale proposito, l’Amministrazione Comunale vecchianese informa che sono stati già ritirati alcuni CD-Rom dai cittadini interessati a prendere parte al processo partecipativo, mentre è stata depositata ad oggi una osservazione al Piano delle Antenne.
Ricordiamo che commenti, pareri e contributi al Piano di Rete di Telefonia Mobile possono essere prodotti in varie modalità, di seguito elencate: mediante invio via fax al numero 050/859973; attraverso invio per posta ordinaria; mediante invio per posta elettronica all’indirizzo e-mail suap@comune.vecchiano.pisa.it; attraverso consegna a mano, presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico.
“Con i contributi forniti dai cittadini interessati al Piano delle Antenne” conclude il sindaco Lunardi “giungeremo insieme alla migliore soluzione possibile per il nostro territorio”.Tratto da "LA VOCE DEL SERCHIO"
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